Oltre al rischio occupazionale, la rivoluzione tecnologica presenta un pericolo macroeconomico “nascosto” per le economie avanzate. Con l’automazione che erode il tradizionale vantaggio competitivo di molte economie emergenti nelle attività manifatturiere ad alta intensità di lavoro, il modello di sviluppo di questi paesi, basato in gran parte sulle esportazioni di prodotti labor-intensive, rischia di entrare in crisi. E i loro tassi di crescita di ridursi significativamente. Cambiare modello di crescita significa dover investire pesantemente in automazione (la Cina lo sta facendo, ma altri paesi non hanno i capitali) e sostituire parte delle esportazioni con consumi e investimenti domestici. Non tutti ci riusciranno e si potrebbero innescare pericolose crisi regionali, economiche ma anche sociali e politiche. E, in un’economia globale dalle forti interdipendenze, gli squilibri locali possono facilmente diventare un problema per tutti.
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