Nelle trattative sulla Grecia, la Finlandia avrebbe chiesto l’Acropoli di Atene e il Partenone a garanzia dei prestiti di cui Atene ha necessità. Il valore del patrimonio culturale greco sarebbe stato stimato: 300 miliardi di euro, poco meno del debito pubblico. Speriamo sia stata una boutade. Acropoli, Colosseo, Piramidi di Giza sono patrimonio dell’umanità. Sono di tutti, non sono “vendibili”.
Per quanto gravi, le questioni umane – crisi economiche, contrasti politici, scontri tra religioni, guerre – non dovrebbero travolgere i simboli della grandezza dell’umanità. Non rispettare storia, arte, simboli religiosi, cultura significa non rispettare l’uomo, le conquiste del suo pensiero, le sue creazioni.
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Marco Magnani – Il Sole 24 Ore 22.08.2015
In tempi di crisi si esalta spesso il potenziale economico di settori “non manifatturieri” quali cultura, turismo, green e white economy. Il loro potenziale è grande e l’Italia potrebbe sfruttarlo molto meglio, ma sarebbe un errore considerarli fonti di crescita alternative alla manifattura. L’industria rimane centrale per la crescita in Italia, e dall’industria si deve ripartire. La manifattura è importante per lo sviluppo, per almeno tre motivi. Per l’Italia e l’Europa è importante riscoprire e valorizzare il manufacturing. La Germania non l’ha mai abbandonato e le sue imprese sono spesso al vertice di filiere internazionali. L’Italia deve fare di tutto per non smantellare il proprio tessuto industriale, e prepararsi anzi ad affrontare una nuova rivoluzione industriale.
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Marco Magnani – Il Sole 24 Ore 15.11.2014