La sfida che l’industria italiana sta affrontando è durissima. Negli ultimi anni la produzione industriale è calata significativamente. Soffre soprattutto la piccola e media impresa. Nonostante la difficile situazione, molte imprese – soprattutto nel manifatturiero avanzato – hanno saputo innovare per tempo, capendo le tendenze dell’economia globalizzata, conquistando nuovi mercati, spostandosi su produzioni complesse, inserendosi nelle filiere globali. Ciò consente di sopravvivere alla crisi. Ma per tornare a essere protagonista nel lungo periodo l’industria italiana deve colmare tre grandi gap strutturali: di produttività, di dimensione e di conoscenza.
Il distretto è il punto di partenza per entrare nella filiere o per fare parte del cluster che possono aiutare ad aumentare la produttività e a colmare il gap dimensionale. E in parte anche quello di conoscenza. Anche le idee, come le imprese, all’interno del cluster possono nascere piccole e diventare grandi.
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Marco Magnani – Il Sole 24 Ore 04.04.2015