Le sempre più frequenti alluvioni mettono a nudo la fragilità del nostro territorio e denunciano decenni di uso dissennato e incuria. I politici, locali e nazionali, sembrano impotenti (anche) davanti a questa emergenza. A Rosora, in provincia di Ancona, un’impresa con 350 dipendenti e 65 milioni di euro di fatturato, ha deciso di colmare il vuoto lasciato dalla politica. Con grande successo. Il gruppo Loccioni, leader nello sviluppo di sistemi automatici di misura e controllo, ha “adottato” due chilometri dell’Esino, il fiume che scorre a fianco dei suoi stabilimenti.
Si tratta di un esempio di Corporate Social Responsability e di Social Innovation, la capacità dell’impresa di gestire le problematiche d’impatto sociale ed etico. Gli economisti ne teorizzano i vantaggi: un’impresa che adotti un comportamento socialmente responsabile, rispondendo alle aspettative economiche, ambientali, sociali di tutti gli stakeholders, può ottenere anche un vantaggio competitivo e massimizzare i profitti nel lungo periodo.
Sono tante le imprese italiane che, riconoscendo nel territorio un vantaggio competitivo, perseguono un impatto positivo sulle comunità circostanti. È sempre più diffusa la consapevolezza che interventi mirati, efficienti, “dal basso”, possano correggere molte inefficienze e risolvere parecchi problemi. Un monito alla politica, senza scivolare nell’antipolitica
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Marco Magnani – Il Sole 24 Ore 04.01.2015