Il patrimonio artistico-cultural-ambientale è lo shale gas italiano. Occorre imparare a sfruttarne meglio il potenziale, non solo con il turistico ma creando nuove professioni e introducendo nuove tecnologie. La cultura – che non è solo patrimonio ma anche settore creativo (cultura dei contenuti e dei manufatti) – può divenire motore di crescita in quanto collegata alle produzioni locali e perché si fonda sulla qualità del capitale umano, sul talento individuale e collettivo, su un mix di conoscenze difficilmente replicabile. La cultura può essere inoltre fonte di soft power.
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